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Trento, 2 maggio 2015
PerchÉ c’È bisogno dei Verdi
Lettera aperta di Emma di Girolamo,
candidata dei Verdi ecologisti e civici per Trento

Sull'onda dei Verdi Tedeschi e Austriaci, nei primi anni ottanta si affacciava anche in Italia un movimento verde denominato “Arcipelago Verde”. Per dare voce alle problematiche ambientaliste, ma soprattutto per la mancanza di una cultura ecologista nell'allora classe politica dirigente, Le liste verdi decidevano di scendere in campo sul piano politico-istituzionale nella primavera del 1985 partecipando alle elezioni per i rinnovi dei Consigli comunali. In Trentino una prima lista verde era nata a Rovereto già nell'elezione del 1983 ottenendo un seggio in consiglio comunale; in molti comuni italiani, esponenti ambientalisti si candidavano nelle liste civiche.

Ma perché la voglia di ecologismo?

L’Italia era governata da più di trentanni da partiti tradizionali e sempre gli stessi , partiti che non avevano il coraggio di rinnovarsi, inconsapevoli, o forse coscientemente inconsapevoli, che qualcosa stava cambiando nelle vite di tutti noi.

Con l’ingresso dei Verdi nelle istituzioni locali e nazionali il linguaggio politico-culturale è iniziato a cambiare e si sono messe in evidenza questioni “vitali” legate all'inquinamento (del suolo, delle acque, dell’aria), alla tutela degli animali, all'esigenza di ambienti di lavoro non nocivi e di sistemi di lavoro ecologicamente “sopportabili”, alla tutela delle minoranze e dei diritti civili, al desiderio di una qualità della vita basata su una consapevolezza che consumare Meno è Meglio.

E’ stato possibile iniziare a ragionare sull'importanza di avere una pista ciclabile, di fare una raccolta differenziata (con la conseguente chiusura delle discariche), di tutelare i beni comuni come l’acqua, di avere un’agricoltura libera da pesticidi e quindi cibo sano e soprattutto locale, di salvaguardare il territorio per evitare disastri idrogeologici, liberare le città dallo smog delle automobili rendendole umanamente vivibili, di tutelare i mari e le montagne (habitat di esseri viventi come pesci e animali selvatici), di costituire parchi naturali, di conservare le biodiversità, di amare le nostre opere d’arte e valorizzarle, di decidere per una politica energetica a favore delle rinnovabili, abbandonando per sempre la politica di Morte del petrolio e del nucleare, e ancora, di rispettare gli esseri umani tutelando i loro diritti, in primis il lavoro, di assicurare una vita dignitosa a chi è in difficoltà, con politiche sociali adeguate, di favorire una civile convivenza con altre culture, come ci ha insegnato Alexander Langer nel suo tentativo di decalogo per la convivenza, in parole povere, sono convinta che voler bene all'Italia, al Pianeta e a chi ci abita, giova non solo a noi che viviamo oggi, ma gioverà a coloro i quali verranno dopo di noi, e abbiamo il dovere di impegnarci tutti perché ciò avvenga.

Queste le battaglie dei Verdi, che, nonostante la cocciutaggine di chi governa, continuano e continueranno a portare avanti.

Possono essere orgogliosi i Verdi perché hanno vinto diverse battaglie con l’aiuto e il sostegno di cittadini e delle forze sinceramente ecologiste.

In Trentino, I Verdi

• hanno convertito, grazie all'allora assessore verde all'ambiente, una piazza-parcheggio a luogo di incontri e aggregazione (piazza Fiera a Trento, che tutti ci invidiano);
• promosso un referendum provinciale contro la caccia;
• costruito le prime piste ciclabili;
• dato un ricovero ai cani e gatti randagi;
• stoppato il prolungamento della pista dell’aeroporto di Mattarello, promuovendo un referendum;
• dato l’avvio alla raccolta differenziata dei rifiuti che hanno visto Trento città e Provincia in cima alle classifiche nazionali;
• contribuito affinché l’abitato di Zambana Vecchia fosse messo in sicurezza e ritornasse a vivere;
• sostenuto un no deciso alla costruzione della Valdastico;
• elaborato progetti affinché le bellezze naturali che il Trentino offre possano essere rivalutate, come il Parco naturale e culturale del Monte Bondone “la montagna di Trento” dove i palazzinari invece vogliono regalarci un Resort di lusso;
• desiderato, progettandolo, la realizzazione di un parco dell’Arte, della Scienza e della Natura del fiume Adige nell'area ex Michelin-Palazzo delle Albere a Trento, laddove ora purtroppo sorge il quartiere più “disabitato” della città;
• incentivato la coltivazione dell’agricoltura biologica con un protocollo d’intesa tra i loro rappresentanti in consiglio provinciale e le associazioni di categoria;
• ottenuto, dopo estenuanti insistenze, presentando mozioni, interrogazioni nei Consigli comunale e provinciale e raccogliendo firme, le barriere antirumore lungo il tratto di Autostrada che coinvolge i quartieri di Piedicastello e Vela a Trento;
• sollecitato la riconversione di fabbriche inquinanti come la Samatec a Mezzocorona e sollecitano ora la messa in sicurezza di siti inquinati come la Sloi-Carbochimica a Tento Nord, presentando anche un esposto alla Procura della Repubblica di Trento;
• manifestato perché non si costruisse un parcheggio sotto il parco del centro culturale Santa Chiara a Trento,
• contribuito allo spostamento della circonvallazione che per anni ha diviso il quartiere di Piedicastello e attualmente sono impegnati per una progettualità partecipata e condivisa con la popolazione sull'area ex Italcementi, vigilando contro un’eventuale ennesima speculazione;
• I Verdi vogliono anche continuare ad imparare e allargare la mente a tutto ciò che accade nel mondo: lo fanno grazie alla loro Scuola di formazione politica e culturale “Alexander Langer” e ancora insieme ai Verdi Italiani
i Verdi Trentini hanno promosso
• referendum contro la caccia e pesticidi, contro il nucleare e a favore dell’acqua bene comune;
• raccolta firme su “Il Clima è cambiato”, “Liberiamoci dagli OGM”, “Salviamo la Costituzione”, petizioni come “In nome del popolo inquinato” (perché si approvi una legge sui “crimini ambientali” per punire chi inquina e mette a rischio la salute e la vita dei cittadini) e seminari su “Efficienza energetica e Fonti rinnovabili”, “Convivenza e Diritti civili ”, “Inquinamento acustico”, “Tutela degli animali”, “Tutela della salute dei diversamente abili”; “Cambiamenti climatici” e sono stati sempre accanto alle Associazioni ambientaliste per condividere le loro battaglie, come quella contro la costruzione degli inceneritori, contro i pesticidi in agricoltura, per le barriere antirumore e tante altre; e sono tuttora a fianco del loro coportavoce Angelo Bonelli nella vicenda ILVA di Taranto e delle tante Taranto italiane ed infine, grazie ai Verdi in Parlamento, in Italia sono aumentate le aree protette.

Queste sono solo alcune delle iniziative che hanno visto protagonisti I Verdi nei comuni, nella Provincia di Trento e in Italia.

Possono essere orgogliosi I Verdi perché rispetto alle altre forze politiche, agiscono convinti che un futuro migliore è possibile.

Continuare con la politica del consumo di territorio a tutti i costi per favorire i soliti pochi speculatori, costruendo autostrade, Tav, Tac, palazzoni che aspettano di essere abitati, vivere per accumulare denaro, pensare che “se sto bene io stanno bene tutti”, significa essere sleali ed egoisti nei confronti delle nuove generazioni che vivranno su questa Terra.

C’è fretta di cambiare e occorre farlo subito

Ecco perché il 10 maggio è utile scegliere i Verdi - Ecologisti e Civici

Emma Di Girolamo
candidata dei Verdi ecologisti e civici per Trento

 

      

elezioni comunali
10 maggio 2015


Trento

   

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